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Le imprese che non potranno contare sugli aiuti statali
dovranno pagare i tributi sugli inteventi di ripristino


"A tre mesi dal tornado dell'8 luglio abbiamo capito che i soldi per i danni alle abitazioni e alle imprese danneggiate forse non arriveranno mai, ma che gli imprenditori paghino le tasse sulla ricostruzione è inammissibile".

Così dice il sindaco di Mira Alvise Maniero ai parlamentari veneti del Movimento 5 Stelle "la lettera e nota tecnica che Confindustria Venezia ha inviato al sottosegretario all'Economia e alle Finanze Enrico Zanetti denunciando come gli interventi di ripristino dei capannoni non sarebbero deducibili e quindi soggette a tassazione.

«È assurdo - ha dichiarato Maniero - solo a Mira i danni alle imprese e alle attività produttive ed economiche ammontano a ben 6 milioni di euro. Per ricostruire tetti e capannoni gli imprenditori miresi, pur di riprendere l'attività e garantire l'occupazione, stanno facendo dei mutui e lo Stato impone le tasse su ciò che, a fatica, devastato dal tornado cercano di ricostruire».

La stessa Confindustria Venezia alcune settimane fa aveva verificato come, nonostante il quadro di grave difficoltà, la normativa fiscale vigente, imponesse che tutte le spese di ripristino di capannoni, impianti e attrezzature, sostenute dagli imprenditori per far ripartire le aziende ed evitare ricadute economiche e occupazionali per il territorio, verrebbero sottoposti a tassazione.

"Spero che i parlamentari veneti e del M5s si mobilitino - afferma Maniero - e inducano il sottosegretario all'Economia e alla Finanze Enrico Zanetti ad intervenire con una modifica alle normative che permettano alle imprese colpite da calamità naturali, come il tornado dello scorso 8 luglio, appunto, di dedurre in toto (nell'esercizio corrente di spesa) anche i danneggiamenti parziali - chiede Maniero - allargando ad essi le condizioni previste per le "perdite totali" e senza sottoporli all'applicazione di un plafond di deducibilità. *fonte il web
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ZAIA: il governo tappa il loro buco del bilancio mentre dà le briciole per le vittime del tornado: vergogna!!
Cinquecento milioni alla Sicilia per tappare il vergognoso profondo rosso, contro 2 miseri milioni, senza alcuna garanzia di poterne avere altri, per il tornado che ha devastato la Riviera del Brenta. 
Il fondo è stato toccato, ammesso che un fondo ci sia nelle scelte scellerate di questo governo che, da un lato blatera quotidianamente di una non meglio precisata lotta agli sprechi, dall'altro mette una barca di soldi, per quota parte anche dei contribuenti veneti e di quelli che sulla Riviera del Brenta hanno perso tutto, per coprire un buco che degli sprechi è un pesante esempio». Così il presidente della Regione del Veneto Luca Zaia, sullo stanziamento di 500 milioni di euro, in itinere al Senato, per intervenire a sostegno del bilancio della Regione Sicilia, in pesante passivo.

Zaia:«Alle parole si fanno seguire fatti di segno diametralmente opposto come questa vergognosa elemosina, che suona come vero e proprio insulto per la gente, come i Veneti, che fa sacrifici, paga le tasse, accetta collaborando le riorganizzazioni dei servizi nel tentativo di spendere meno e meglio, si rimbocca le maniche per rialzarsi dalle calamità». Infine conclude Zaia:«Di fronte a situazione come questa vien da chiedersi se valga ancora la pena. Sono amareggiato e disgustato, ma ora più che mai risoluto a mettere di fronte alle proprie responsabilità su tutti i tavoli romani chi continua impunemente a perpetuare ingiustizie come questa».
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La tromba d'aria che si è abbattuta in Veneto sulla cittadina di Dolo e nei comuni limitrofi, si porta via oltre 400 anni di storia.
Ai porta via molto altro causando molti danni ai tetti e l'abbattimento di alberi. 
Non ci sono parole, le immagini sono sconvolgenti e le persone sono ferite in tutto.
La situazione più preoccupante è quella in atto nell'area di Pianiga (Venezia), dove un'auto, con una persona alla guida, è stata sollevata dall'asfalto ed è poi precipitata a terra. La persona al volante è morta sul colpo. Altre 25 persone sono rimaste ferite (2 delle quali in codice rosso, ma la situazione è in evoluzione). Un elicottero ha sorvolato le zone colpite ecco un'immagine:
per verificare dall'alto la situazione. Il governatore del Veneto, Luca Zaia, segue costantemente la situazione.

Il paesaggio che abbiamo trovato il giorno successivo sembra irreale, sembra un paese devastato dalle bombe. 

I Veneti nonostante la catastrofe si sono subito messi a pulire e a rendere presentabile (ove possibile) quella che per il veneto è la riviera più affascinante e storica, che regala un paesaggio in grado di attirare ogni giorno l'attenzione di tutti e dei risedenti i quali tutti i giorni sono ammaliati  da cotanta bellezza.

Su facebook sono migliaia i post con foto e commenti ed alcuni davvero toccanti nella loro semplicità: "Villa Fini non c'è più".

Vogliamo ringraziare tutti i volontari che sono nel  posto per dare aiuti e ci auguriamo che nei prossimi giorni i cittadini della riviera non vengano dimenticati come spesso accade.

by Denis J Axl


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